“Più basso più a lungo”, ovvero: perché l’ufficio delle imposte non compra le aziende
Il costo del capitale è noto per essere un fattore chiave del valore aziendale. Il costo del capitale esprime il rendimento atteso dagli investitori, ossia il rendimento che sperano di ottenere investendo in un investimento alternativo. Nel caso di valutazioni libere (ad esempio, transazioni), il costo del capitale può essere modellato (CAPM) o semplicemente stimato.
Costi di capitale previsti dall’Agenzia delle Entrate
La situazione è diversa per le valutazioni fiscali. In questo caso, il costo del capitale è determinato dall’amministrazione fiscale (Svizzera) o dalla legge fiscale (Germania). L’articolo 203 comma 1 della legge tedesca sulle valutazioni (BewG) prevede un moltiplicatore di 13,75, che corrisponde a un tasso di capitalizzazione del 7,27%. In Svizzera, il costo del capitale viene ricalcolato dalla Conferenza fiscale svizzera. Attualmente (cioè per le date di valutazione a partire dal 31 dicembre 2023), sono fissati al 7,75% (dopo l’8,50% per il 2022 e il 9,50% per il 2021).
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