Il Tribunale federale sulla valutazione con i moltiplicatori: una cosa troppo buona?

Mentre la giurisprudenza si occupa ampiamente dei metodi degli operatori, le sentenze sul metodo DCF sono rare e i multipli non si trovano (almeno non da noi). Tanto più interessante è il caso deciso dalla Corte Suprema Federale il 18 febbraio 2025 (9C_485/2024), che ha affrontato la valutazione fiscale delle partecipazioni utilizzando un moltiplicatore EBITDA. La sentenza non è esaustiva, ma è sostanziale.
La povertà esiste anche a Monaco
Il caso in sé è semplice: nel 2018, una società fiduciaria con sede in Svizzera ha acquisito l’80% di una società monegasca per un prezzo d’acquisto di circa 3,4 milioni di franchi svizzeri. Il prezzo d’acquisto (indiscutibilmente conforme al mercato) è stato calcolato sulla base di un multiplo dell’EBITDA di 5. Un anno dopo, l’investimento è stato interamente ammortizzato, tra l’altro a causa della mancanza di redditività.
Un anno dopo, l’investimento è stato interamente ammortizzato, in parte a causa della mancanza di redditività e, a quanto pare, anche su richiesta dei revisori dei conti. Secondo le informazioni fornite, la società era sovraindebitata nel 2019 e non aveva riserve nascoste significative.
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